Agile office for Generation Zoomer

La Generazione Zoomer sta avendo un impatto sempre più determinante nelle aziende di tutto il mondo.
Si stima che entro il 2025, i lavoratori della Gen-Zoomer costituiranno il 27% della forza lavoro, 1/3 del totale a livello globale (fonte: Il Sole 24 Ore).
Una categoria di lavoratori con attitudini, esigenze, sensibilità drasticamente diverse dalle altre generazioni. Differenti modi di comunicare e di collaborare che si ripercuotono inevitabilmente anche sull’ambiente di lavoro e sul design dell’ufficio.
Ecco perché molte aziende sul panorama mondiale stanno esplorando nuovi approcci alla progettazione dei propri uffici, tra cui l’activity-based working, la metodologia agile e l’hot-desking, modelli che enfatizzano la flessibilità, l’interazione, la relazione e la condivisione, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori più giovani.
Ci si chiede dunque: “Cosa si aspetta la Gen-Zoomer dal design dell’ufficio?” “Quali sono le sfide della progettazione per favorire l’inclusione di questa generazione?”
VERSO UFFICI MULTIGENERAZIONALI
Dalla trasformazione digitale alle soluzioni che sposano il concetto di sostenibilità, dai layout collaborativi a quelli più riservati, la generazione Zoomer sta guidando il cambiamento nella progettazione e nella cultura del luogo di lavoro spingendo le aziende ad effettuare una concreta operazione di “rethinking” del design dell’ufficio. Oggi più che mai le organizzazioni devono essere in grado di valorizzare il concetto di “flessibilità”, creando spazi di lavoro progettati ad hoc, con soluzioni e arredi specificatamente pensati per favorire momenti di relax, di interazione sociale, ma anche di privacy e confidenzialità.
OFFICE TECHNOLOGY
In quanto nativi digitali, la Generazione Zoomer è quella più incline all’utilizzo della tecnologia.
Sono lavoratori abituati a vivere “connessi”, pertanto si aspettano che le organizzazioni incorporino nell’ufficio tecnologie digitali in grado di facilitare il loro lavoro: AI solutions, virtual reality technology, cloud computing: gli uffici si trasformano in veri e propri smart office.
SOCIAL AND PRIVATE
Diversità, inclusione, condivisione, riservatezza, concentrazione. La Generazione Zoomer manifesta bisogni divergenti che si adattano a circostanze lavorative altrettanto diversificate.
Il desiderio di spazi collaborativi “aperti” si combina con le esigenze di privacy e tranquillità nello spazio di lavoro.
Ecco che entrano in gioco le pareti, l’acustica, le privacy office pods, soluzioni che tracciano la rotta di un nuovo concetto di “stare insieme”.
GREEN OFFICE
Le persone appartenenti alla Gen-Zoomer sono quelle più sensibili ai temi legati alla sostenibilità.
Secondo un recente sondaggio di Fast Company, rivista economica statunitense, il 70% della Generazione Zoomer ha dichiarato che preferirebbe lavorare in un’azienda impegnata attivamente con azioni a tutela dell’ambiente.
Questo significa soprattutto aziende con una filosofia green che nel proprio layout dell’ufficio incorporano soluzioni ergonomiche, design biofilico, green walls, scegliendo materiali sostenibili per le forniture dell’ufficio, così da tutelare la salute e il benessere dei lavoratori.
HYBRID WORKPLACE
La crescita esponenziale dei lavoratori da remoto costringe architetti, designer e progettisti a scegliere soluzioni per l’ufficio che si adattino sia alle circostanze di lavoro in presenza che di smart o remote working.
Un’esigenza sempre più marcata come evidenzia un recente studio di Google Workspace che ha commissionato a Economist Impact un’indagine globale sullo stato del lavoro ibrido: oltre il 75% degli intervistati ritiene che il lavoro ibrido/flessibile diventerà una pratica standard nelle loro organizzazioni entro il 2023.
Per flessibilità si intende anche far convivere i bisogni della Generazione Zoomer con le categorie di lavoratori più mature. E qui entra in campo il concetto di “agile workplace”. Gli uffici abbandonano gli schemi tradizionali diventando aggregatori di esperienze e di relazioni, a favore di ambienti di lavoro dinamici, interconnessi, diffusi, interfunzionali che si adattano alle attività dei lavoratori.
Fonte: ECONOMIST IMPACT’S “MAKING HYBRID WORK HUMAN”
Stiamo assistendo ad una vera e propria trasformazione dell’ufficio e della cultura del lavoro. Una transizione che prospetta numerosi cambiamenti, ma anche molteplici opportunità.
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