Dodici nuovi concept per riprogettare l’ufficio

Gli uffici evolvono e lo fanno sulla scia di nuovi modelli di comportamento e nuovi approcci al lavoro che stanno progressivamente mutando abitudini, bisogni e comportamenti dei lavoratori, ma anche di chi nelle aziende si occupa della gestione delle risorse umane.
In tutto questo, ci sono in gioco forze contrapposte che oscillano tra dinamiche inclusive, che puntano alla socialità e alla condivisione, rispetto a situazioni di scarsa accessibilità e limitata collaborazione.
Ma il principio dovrebbe essere sempre lo stesso. In un mondo del lavoro sempre più agile, liquido, flessibile, il benessere della persona dovrebbe conservare un ruolo centrale, anche e soprattutto nella progettazione degli spazi lavorativi.
Da qui le prospettive si moltiplicano e chi in cerca di nuove soluzioni per ripensare i propri ambienti d’ufficio può trovare terreno fertile e fonti d’ispirazione sotto tanti punti di vista. Abbiamo cercato di riassumerne alcuni che vi presentiamo in questo articolo.
Esistono delle linee guida a cui affidarsi in fase di progettazione?
Ideare un nuovo concept dello spazio di lavoro è un’attività complessa che richiede un’attenta fase preliminare di analisi e studio dell’ambiente, oltre alle competenze corrette in materia di design e progettazione d’ufficio.
Fortunatamente non esiste un unico manuale per eccellenza che ci costringa a vincoli e linee guida definitive. Ma esistono tante opportunità, spunti da cogliere ed eminenti studi da prendere in considerazione nel contesto delle nostre esigenze, della nostra sensibilità, dello stile e, soprattutto, della nostra filosofia aziendale.
Tra questi studi, ha destato particolare interesse a livello internazionale quello dell’architetto e designer d’interni Clive Wilkinson, conosciuto in tutto il mondo anche per aver progettato il quartier generale di Google nella Silicon Valley.
Wilkinson ha recentemente presentato una mappa di 12 spazi d’ufficio reinventati per supportare e migliorare nuovi modi di lavorare in questo periodo di post pandemia.
Scopriamoli insieme uno a uno in questo articolo.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Plaza
Possiamo considerare la “Plaza”, ovvero l’area relax, come un vero e proprio condensatore sociale. È il luogo che connette le persone, che favorisce esperienze e promuove il senso di comunità.
È un luogo le cui dimensioni variano in relazione alle disponibilità di spazio delle aziende e che può essere arricchito da numerosi elementi di progetto, come le sedute, l’arredamento di design e lunghi tavoli per favorire la condivisione di momenti di relax.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Multipurpose Room
Si tratta di un luogo pensato per connettere i lavoratori sia da remoto che in presenza. Può essere utilizzato sia per sessioni di formazione che per momenti interattivi di brainstorming.
In linea generale è uno spazio in cui i dipendenti possono passare anche diverse ore della propria giornata, per questo è importante che sia progettato e arredato pensando principalmente al loro benessere.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Pitch Room
Questo è lo spazio dove avvengono gli incontri con persone esterne all’organizzazione – clienti, investitori, fornitori e così via.
Nella visione di Clive Wilkinson la pitch room è il luogo che coniuga l’innovazione tecnologica con la necessità di vivere un’esperienza in presenza. È composta da un semplice sistema a parete per l’esposizione fisica dei materiali di presentazione, un lungo tavolo che favorisce il coworking e dei monitor appesi sul muro, per creare un’esperienza fisica-digitale immersiva.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Team Room
La Team Room è il luogo per eccellenza della co-creazione. È uno degli ambienti più importanti in azienda, dove i lavoratori si ritrovano per collaborare insieme e sviluppare nuove idee.
Le dimensioni di questi ambienti variano in base soprattutto alla grandezza del team di un’organizzazione. Ciò che è importante sottolineare è che una team room deve favorire la condivisione di idee e pensieri e promuovere la creatività.
La soluzione pensata dall’Architetto Wilkinson è dotata di comode scrivanie sit/stand, di sedie ergonomiche e mobili lounge. Ogni parete è altamente funzionale con monitor extra-large e una lavagna per condividere appunti e schemi direttamente a muro.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Reception
La reception è il biglietto da visita di un’azienda. È un luogo di accoglienza sia per dipendenti che per le persone esterne all’organizzazione.
La immaginiamo divisa in due zone: un’area per il controllo, che abbiamo imparato a conoscere come triage, e una zona di accoglienza vera e propria, caratterizzata da elementi che riflettono la cultura aziendale e da un accogliente soluzione lounge per l’attesa degli ospiti.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Park
Nelle realtà più strutturate è possibile trovare delle vere e proprie oasi naturali.
Questi luoghi possono portare numerosi benefici per i lavoratori: aiutano ad alleviare lo stress l’affaticamento mentale e favoriscono la concentrazione.
Certo, progettare un parco all’aperto non è proprio una cosa usuale, per questo si può riprodurre quest’area anche all’interno dell’azienda, inserendo piante, portando l’aria esterna attraverso un sistema di ventilazione naturale e la luce del giorno attraverso finestre o lucernari.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Avenue
Anche gli spazi adibiti alla circolazione e che collegano i vari uffici sono considerati tra i più importanti e soggetti alla riprogettazione.
Da semplici luoghi di passaggio diventano un connettore di persone e di relazione sociale.
Nel concept di Clive Wilkinson sono composti da superfici di appoggio, armadietti personali e da lunghi tavoli e numerosi sgabelli per rendere un semplice incontro casuale tra colleghi un momento di scambio di idee.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Booth
Le cabine sono spazi progettati specificamente per garantire privacy e riservatezza.
Da quelle più grandi adatte anche per momenti di collaborazione a quelle telefoniche singole, le cabine sono spazi sempre più essenziali negli uffici, che nella visione futura assumono la forma di luoghi dinamici, smart e multifunzionali.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Desk
Nell’era post COVID la scrivania diventa uno spazio ancor più personale per i dipendenti.
Si tratta di un elemento che oltre a differenziarsi per l’aspetto di design deve essere funzionale, così da facilitare anche le politiche di pulizia e di igienizzazione.
La superficie per la tastiera o la docking station del laptop può essere fissa o regolabile in altezza, ma dovrebbe sempre essere sempre abbinata a una sedia ergonomica.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Library
Gli uffici del futuro potrebbero essere caratterizzati anche dalla presenza di una biblioteca.
Simile a quella che viene comunemente frequentata per lo studio e la lettura, si tratta di uno spazio pensato per coloro che hanno bisogno di tranquillità e di concentrazione.
Clive Wilkinson la presenta con una varietà di posti a sedere e di diversa tipologia, dalle classiche sedute a poltrone e divani per rilassarsi, in modo da favorire un’esperienza variabile e personalizzata.
Questo spazio si distingue anche per un basso livello di luminosità, che punta a creare un’atmosfera più rilassante.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Remote Pod
Ci sono spazi in ufficio che si distinguono anche per confidenzialità e riservatezza.
Come le remote pod, luoghi insonorizzati che abbracciano la connettività virtuale, progettati ad hoc per videoconferenze e per favorire momenti di concentrazione.
Comprendono tendenzialmente una scrivania sit/stand, una sedia ergonomica, pannelli a parete fonoassorbenti e sono caratterizzati da un’illuminazione regolabile.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Wellness room
La wellness room rappresenta lo spazio perfetto per rilassarsi, riposarsi e recuperare le energie dopo un’intensa attività di lavoro.
È anche il dodicesimo ed ultimo concept dello studio dell’architetto Clive Wilkinson, che propone una progettazione composta da pareti morbide avvolte in tessuto, un daybed, un sistema di illuminazione regolabile e musica ambientale personalizzabile.
Immagine di Clive Wilkinson Architects
Una nuova visione del lavoro
Dopo questa carrellata, che ci ha offerto diverse pennellate su come si può interpretare e sviluppare un progetto d’arredo per l’ufficio, restano al di là di tutto alcuni elementi comuni e, soprattutto, la consapevolezza che, ora più che mai, gli uffici dovrebbero essere progettati con lo scopo di promuovere nuovi modi di lavorare e migliorare l’esperienza dei dipendenti.
L’elaborazione di questi dodici spazi parte proprio da questa visione e dall’esigenza di creare ambienti di lavoro vari e diversificati, dove le persone possono trovare non solo un equilibrio in base ai propri bisogni, ma anche le condizioni ideali per sviluppare il loro talento, esprimere la propria creatività, creare condivisione e offrire performance migliori per l’azienda.
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